I kammara tu kerù ti pai leggia leggia
N A M I è lieta di inaugurare la personale dell’artista Antonello Scotti, a cura di Maria D’Ambrosio, dal 19 dicembre 2022 al 19 febbraio 2023.
“I kammara tu kerù ti pai leggia leggia“, titolo della mostra, è in grecanico, lingua ellenofona parlata nelle zone della Bovesìa, Calabria ionica del sud: “la stanza dove il tempo va piano piano”. La scelta del grecanico nasce da una necessità interiore per dar voce ad una lingua di una ‘minoranza’ che esprime un ostinato tramandarsi di una fonìa della Grecia antica.
I lavori, realizzati dal 2002 al 2022, esaltano il tempo declinato nella sua dilatazione spaziale e temporale: matite su carta, immagini fotografiche, alcuni vetri sgraffiati, opere che seppur realizzate in anni e luoghi differenti, delineano un filo continuo di studio che inizia dalla metà degli anni 90, crescendo in silenzio, in un lento vagabondare tra dimensioni temporali diverse, tra le latenze che occupano lo spazio e i luoghi dell’agire umano.
Su alcune carte le matite trasformano la superficie in un’altra materia, disegnando su di esse alcune parole greche, come αλήθειαe αλητεία, verità e errare: un vagabondaggio; la stabilità della verità viene messa a confronto con la fragilità dell’erranza, dello spostarsi di continuo. Il trittico fotografico è un omaggio all’orizzonte storico della Calabria ionica, la spiaggia antistante a Locri Epizefiri: un Luogo che dà il titolo alla mostra, dove la ‘stanza del tempo che va piano piano’ è la condizione dell’uomo che oggi più che mai necessita di andare lento, di potersi soffermare a guardare il mondo, proprio su quella linea dell’orizzonte per arricchirsi, inseguendo il segno che collega determinato e indeterminato, finito e infinito. Una immagine di un osso incrinato che si staglia su un fondo neutro, intitolato traumtrauma, è un’icona- sintesi dello sfaldamento inesorabile dell’uomo.
Le parole, scritte a mano, sono realizzate su vetro con la tecnica della sgraffiatura del vetro, con matite al carborundum e punte diamantate, come gli altri vetri che nominano i toponimi di alcuni paesi, tracciando una ‘cartografia poetica’.
Una breve traccia video su cui scorre la frase “lasciarsi accadere” è un momento di ulteriore raccoglimento con sé e con lo sguardo che ognuno di noi elabora per stare al mondo.
Antonello Scotti | Locri Epizefiri, Stampa giclée su carta cotone da 300gm montata su dibond e cornice, Trittico 50 X 66, 7 cm cad, 2022
Antonello Scotti | άλήτεια / άλητεία, matite su carta patinata Garda Pat 13 da 300gm, Dittico 77 x 70,3 cm cad, 2002
Antonello Scotti | Cartografia Poetica, Stampa giclée su carta cotone da 300gm montata su dibond e cornice / vetro sgraffiato e cornice, Foto 50 X 66,7 cm / Vetro cm 25 Ø, 2003 / 2022
Antonello Scotti | Questo Paesaggio, Vetro sgraffiato e cornice, Dittico cm 50 Ø cad, 2017 / 2022
Antonello Scotti | Opera completa , sette disegni, 2001
Antonello Scotti | TraumTrauma, Stampa giclée su carta cotone da 300gm montata su dibond e cornice, 50 X 66,7 cm, 2022